Come nasce Family Planet…
Viaggi, gite fuori porta e ristoranti: “Scusi, i bambini possono entrare?”
Lo scopo principale di questo sito è quello di dare uno spunto per le famiglie che vogliono fare una qualsiasi attività con i propri bambini, dal mangiare fuori ad una gita fuori porta, cercando di evitare le situazioni assurde in cui ci siamo trovati.
Per esempio, abbiamo cambiato pannolini su tavoli di bagni sperando che non entrasse nessuno, abbiamo aspettato ore per mangiare un piatto di pasta in bianco con pianti e capricci dei bambini al seguito. E ancora, locali dove non si riusciva neanche ad entrare con il passeggino o dove non vedevi l’ora di uscire perché Andrea aveva lanciato un coltello addosso al cameriere.
E la coppietta di fianco che romanticamente voleva pranzare che ci guardava come se fossimo dei pazzi ad avere con noi quei 2 nanetti pestiferi (ndr: sinceramente anche io quando non avevo bambini non capivo quanto può essere difficile e stressante il “mestiere” del genitore). Fino ad arrivare ad alcuni locali che sono arrivate ad esporre il cartello “NO CHILDREN” (Niente bambini).
Le cose stavano così. O si rinuncia, oppure, mi dicevo, possibile che siamo nell’era di Alexa e non c’è ancora un modo per capire se un locale/attività/ possa andare bene per una famiglia con bambini? Si certo, Tripadvisor può aiutare, ma bisogna guardare molto attentamente prima di trovare qualcosa che sia adatto ai bambini, con relativa perdita di tempo.
Cosa troverai su Family Planet?
Intanto ti dico cosa NON troverai: non faremo viaggi zaino in spalla con bambini in Patagonia o tour dell’Australia in dieci giorni per neonati.
Quello che vi consiglierò saranno viaggi “normali”, ristoranti e locali family friendly cercando con la mia diretta esperienza di trovare i locali più adatti per bambini e attività per tutti i giorni.
Lo scopo? Cercare di vivere serenamente e al meglio con i nostri figli, facendo ciò che possa far stare bene loro ma anche noi come genitori!
Quindi sì, in questi mesi mi sono girata 80 locali della Lombardia per vedere se effettivamente fossero adatti o meno per bambini. Guarda la mappa dei ristoranti per bambini e scopri i locali a te più vicini!
Il mio giro non è finito, me ne mancano ancora parecchi da visitare… ma se mi vuoi dare una mano…
Conosci o hai un locale family friendly e vuoi segnalarmelo? Scrivimi qui, ti verrò a trovare!
E ore due parole di presentazione.
Siii, viaggiare….
Ciao! Mi chiamo Rossella, 38 anni, mamma di Elena e Andrea, sposata con Antonio.
Ho un sacco di hobby e non sto mai ferma: gioco a pallavolo, mi piace cucinare (e mangiare!) la musica rock e sono una fan delle serie TV (Game of Thrones lo avete visto?). Più di tutto però, amo viaggiare.
E’ stato mio marito a trasmettermi la passione per i viaggi, la curiosità e l’emozione di visitare un posto nuovo: è qualcosa che ti cambia per sempre, che ti resta dentro. Prima dell’arrivo dei bimbi abbiamo visto Indonesia, Turchia, Islanda, Argentina, Tanzania per dirne qualcuno. Poi è arrivata Elena e i viaggi e le uscite si sono un po’ ridimensionati. Dopo Andrea, si sono molto ridimensionati. Perchè diciamocelo, tutto si può fare con i bambini, anche il giro del mondo volendo, ma non si può negare che la vita ti cambia, gli “sbattimenti” anche e la pazienza per starci dietro dev’essere infinita!
Il mio (ex) lavoro
Ho lavorato come manager per diverse aziende per 13 anni. Un’ora di metropolitana tutti i giorni, corri a destra, organizza baby sitter. Come tutte le mamme che lavorano.
Decido di cambiare azienda, cerco un part-time perché per scelta volevo gestire i bambini in prima persona. Ma il mio lavoro era difficile da gestire con un orario ridotto, troppe responsabilità, riunioni, trasferte.
Iniziano gli scontri con la mia ex-azienda. Mamma o manager? Dilemma. Litigi e nervosismo.
Dentro di me mi dicevo che non era la vita che volevo fare per i prossimi 30 anni, era come se avessi una vocina dentro che mi diceva che dovevo cambiare qualcosa. E così approfitto di una situazione di crisi e decido di riprendere in mano la mia vita. Ripartendo dalle cose fondamentali: la mia famiglia e le mie passioni.